presentazione
9. Dalla matrice alla maschera: Il cuoio

 

Dopo aver costruito un calco quindi, si è giunti alla possibilità di costruire una maschera in cuoio, o meglio la maschera in cuoio di un determinato “soggetto”.Il primo passo per questa successiva fase è quello di procurarsi il cuoio adatto al tipo di lavorazione che andremo ad intraprendere. Il nostro bisogno è un cuoio che possa assorbire l'acqua, che non sia quindi cerato o impermeabilizzato, che abbia uno spessore dai 2 ai 5 millimetri e che sia trattato il meno possibile affinché mantenga quella memoria di cui andremo a trattare specificatamente in seguito. A questo punto, basterà per noi sapere che il cuoio ha nella sua struttura una memoria, come per il ferro, che è quella che ci consentirà di effettuare pieghe e lavorazione che rimarranno ferme e non si modificheranno nel tempo. Ad avere queste caratteristiche è il cuoio, conciato da una vacchetta, ( mucca giovane ) e di questa, la parte della spalla (spalletta) o groppa ( groppetta ). Per questo cuoio la concia si può trovare in diversi modi da quella vegetale, la migliore ma molto cara, a quella al sodio molto dura, a quella al tannino, la quale si pone in un ottimo rapporto prezzo, qualità di prodotto e lavorazione che con essa si può raggiungere. La spalletta conciata al tannino, è per noi il cuoio perfetto che andremo ad usare. Molte scelte vi sono nel paese di S.Croce sull'Arno nelle vicinanze di Firenze. Il posto più vicino rimane, comunque, quelle care botteghe di calzolai posti in quasi tutte le città italiane. Il cuoio viene venduto in fogli di circa un metro e mezzo di superficie e quindi avranno bisogno di un primo taglio per poter essere trattati e per poter lavorare sul calco. (...).